Quasimodo e Roccalumera

Quasimodo e Roccalumera

Quasimodo e Roccalumera

Legata a Roccalumera è la figura di Salvatore Quasimodo, premio Nobel per la Letteratura 1959: qui nacque ed è sepolta tutta la famiglia del poeta.

Tra i familiari vi è anche la nonna Rosa Papandrea, figlia di profughi di Patrasso che è personaggio chiave al fine di comprendere la sua vena di grande traduttore dei classici, greci e latini. Per questo particolare legame Salvatore Quasimodo vantò sempre un’origine siculo-greca. Sulla via Umberto I sorge la casa familiare, edificata da Vincenzo Quasimodo, nonno del Poeta che all’inizio del ‘900 ebbe la carica di componente della Giunta Comunale e di Vicesindaco.

Salvatore Quasimodo arrivò a Roccalumera 5 giorni dopo la nascita, avvenuta casualmente a Modica (dove il padre in quel periodo lavorò), e qui ha ricevuto il battesimo l’11 settembre 1901 nella chiesa della Madonna Bambina. La funzione religiosa venne celebrata da Mons. Francesco Maria Di Francia.

Qui visse gli anni dell’infanzia e della giovinezza restandone particolarmente affezionato. In una sua intervista afferma di aver scritto la sua prima lirica all’età di quattordici anni sulla spiaggia della cittadina Jonica. Successivamente, Roccalumera, divenne anche luogo d’ispirazione di molte poesie tra cui “Vicino a una torre saracena per il fratello morto” (1949) ambientata nel piazzale antistante la Torre Saracena dove amava trascorre le giornate da bambino insieme ai suoi fratelli e amici.
A Roccalumera sono ispirate liriche, tra le più belle del canto poetico moderno, quali “Vicolo”, “Vicino a una Torre Saracena per il fratello morto”, “Lettera alla madre” e “Al Padre” e “Fresca Marina”. 

Qui venne pochi giorni dopo il conferimento del Premio Nobel per la letteratura nel dicembre del 1959, riabbracciando il padre ultranovantenne.
L’ultima visita del poeta a Roccalumera risale al 1967, pochi mesi prima della sua scomparsa. 

Il 14 dicembre 2009 il Consiglio Comunale di Roccalumera, in seduta solenne convocata nell’Antica Filanda, con voto unanime, ha conferito la cittadinanza onoraria postuma a Salvatore Quasimodo iscrivendo il Poeta nell’anagrafe cittadina, che solo la circostanza del momentaneo soggiorno per lavoro del padre fuori da Roccalumera aveva negato, essendo invece la famiglia di pieno titolo figlia della cittadina di Roccalumera.

 

Quasimodo riabbraccia il padre pochi giorni dopo il conferimento del Premio Nobel. (Roccalumera, dicembre 1959)

Anche la sorella del Poeta, anch’essa letterata, Rosina Quasimodo, sposa di Elio Vittorini, è sepolta nel cimitero di Roccalumera.

Nell’agosto del 2017 il comune di Roccalumera ha conferito all’attore Alessandro Quasimodo, figlio del poeta, la cittadinanza onoraria.

La famiglia Quasimodo sulla spaggia di Roccalumera, primo da destra Salvatore. (1911