Grazie, Alessandro!

Grazie, Alessandro!

Grazie, Alessandro!

Caro Alessandro,

abbiamo atteso qualche giorno per elaborare, per trovare le parole. Alcune perdite sono semplicemente troppo difficili da accettare. Ma oggi, dopo averti dato l’ultimo saluto, sentiamo il bisogno profondo e sincero di dirti GRAZIE.

Grazie per quel primo passo insieme, in quel settembre del 1996, quando con entusiasmo e passione hai dato il via a un percorso che ci avrebbe uniti per sempre, fino alla nascita del Parco Letterario.

Grazie alla tua costante presenza, alla tua dedizione instancabile, Roccalumera era diventata la tua seconda casa. Hai saputo costruire un legame profondo con questo luogo, trasformandolo in un punto di incontro tra memoria, cultura e futuro.

Sempre insieme, sempre guidati dal tuo entusiasmo e dalla tua instancabile voglia di non arrenderti mai, e soprattutto la tua voglia di tenere viva la memoria di tuo padre.

Ti rivediamo lì, seduto alla scrivania, mentre leggi le poesie con quella commozione che solo l’amore di un figlio può restituire. Il tuo sguardo profondo, i tuoi inseparabili cappelli, la tua voce vibrante: immagini che il tempo non cancellerà, scolpite per sempre nella nostra memoria.

La tua mente, così viva, ha seminato idee, progetti, sogni. E continuerai a vivere attraverso di essi, in tutto ciò che abbiamo costruito insieme.La morte non cancellerà la tua presenza nel mondo.

Resterai in ogni parola scritta, in ogni palco calpestato, in ogni iniziativa accesa da quel fuoco sacro che sapevi trasmettere.

Siamo vicini a Mario e Marco.

«…oscuramente forte è la vita.»

I tuoi “compagni di viaggio” Carlo, Sergio, Federico, Angela, Catena, Gaia, Roberta, Andrea, Chiara e gli amici del Parco Letterario Salvatore Quasimodo di Roccalumera.

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